Una bella iniziativa che non riscuote più il successo di una volta.
La pedonalizzazione di via Ugo Ojetti, come le altre iniziative analoghe in altre vie del nostro municipio, ha sempre riscosso un notevole successo. Vuoi per l’opportunità di passeggiare per le vie dello shopping senza il frastuono dei motori legato alla motorizzazione selvaggia della nostra città, vuoi per l’occasione di trovare esposti prodotti dell’artigianato locale e della gastronomia tipica regionale italiana, il pubblico è sempre stato piuttosto nutrito.
Siamo però già al secondo evento consecutivo che vede uno scarso pubblico e qualche defezione tra gli espositori.
Stand vuoti
Quali le cause di questa disaffezione?
Proviamo ad ipotizzare i motivi per cui i cittadini non partecipano più con l’entusiasmo di una volta.
Scarsa comunicazione
Forse la scarsa comunicazione, tanto che noi residenti della via non veniamo a conoscenza dell’evento se non un paio di giorni prima e solo perché vengono disposti i divieti di sosta per le auto come legge prevede. Probabilmente uno sforzo in tal senso potrebbe aiutare e consentire la partecipazione di più persone.
Il ponte e le condizioni meteo
Certo questo fine settimana, con il primo ponte dopo l’estate senza zone rosse, lock-down ed altre limitazioni simili, ha invogliato molte persone a partire per altri lidi.
A questi fattori si sono aggiunte le condizioni meteo che minacciavano pioggia.
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Assenza di espositori “di peso”
C’è da prendere in considerazione anche la possibilità che la formula abbia stancato, non proponendo molte idee originali, a parte qualche eccezione.
I prezzi non sempre convenienti e la presenza di prodotti facilmente reperibili presso i mercati rionali o i supermercati di zona, fatta sempre salva sempre qualche interessante e valida eccezione, deve aver contribuito al fenomeno.
Dettaglio scultura
Dettaglio oggeti di modernariato e di recupero creativo
L’assenza di stand dedicati ai più piccoli
Già nella precedente edizione si era fatta notare l’assenza di uno stand dedicato ai più piccoli, questa volta però è davvero stata incomprensibile questa scelta, tra l’altro in coincidenza di una festa che, sì, è stata importata da oltre oceano, ma che comunque sta sempre più riscuotendo successo tra i più piccoli e non solo.
Dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia si poteva fare più attenzione a questo aspetto non marginale.
Stand assenti
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L’assenza delle istituzioni
In passate edizioni avevamo salutato con piacere la presenza di uno stand dell’AMA che informava sul corretto smaltimento dei rifiuti, così come avremmo salutato con piacere la presenza di stand informativi delle forze dell’ordine, delle scuole o delle associazioni di volontariato.
Magari può essere un valido spunto per eventuali prossime edizioni, certo questi stand dovrebbero essere offerti a titolo gratuito e non certo chiedendo un compenso.
Chissà che in tal senso non possano intervenire le amministrazioni locali e comunali per garantire almeno una parziale esenzione riguardo la TOSAP (Tassa per l’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche)
Stand vuoti nella scorsa edizione
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Conclusione
In conclusione, nessuno sta veramente boicottando l’iniziativa, che rimane comunque preziosa per il suo valore educativo e sociale riguardo l’uso delle strade.
Ma un insieme di concause sta sicurametne depotenziando l’evento.
Un’occasione mancata
Davvero un peccato ed un’occasione mancata per ridare lustro ad un evento altrimenti molto apprezzabile, come quello di restituire la strada ai cittadini sottraendola per un giorno al quotidiano rombo dei motori e l’incessante scandire della routine che fa vivere tutto sempre troppo di fretta.
Ci auguriamo che gli organizzatori e la nuova amministrazione del municipio si impegnino per dare nuovo impulso a questo tipo di eventi.
Magari organizzando meglio sia la pedonalizzazione, che neanche questa volta è riuscita a sottrarre la via alla sosta selvaggia davanti lo Zio d’America, sia la presenza di espositori di grande richiamo e più vicini alle aspettative e bisogni dei cittadini di zona.